Per il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua, Green Cross Italia lancia la settima edizione della campagna SALVA LA GOCCIA e chiede a scuole, insegnanti, studenti, atleti, enti sportivi, famiglie, singoli cittadini di contribuire al risparmio idrico. È possibile aderire all’iniziativa compiendo azioni virtuose durante tutta la giornata (e anche nei giorni precedenti). La partecipazione non richiede atti straordinari ma piccoli e semplici gesti di razionalizzazione dei consumi dell’acqua, che consentono di sperimentare in prima persona le buone pratiche di riduzione degli sprechi.

Il tema della Giornata è “Leaving no one behind”, Non lasciare nessuno indietro, e ci chiede di concentrare i nostri sforzi per includere le persone che sono state emarginate o ignorate. Oggi, infatti, sono ancora tanti gli individui che non hanno accesso ad acqua potabile, tra questi soprattutto donne e bambini, rifugiati, popolazioni indigene, disabili. Persone troppo spesso trascurate, che si ritrovano ad affrontare discriminazioni quando cercano di avere l’acqua sicura di cui hanno bisogno.

Il primo passo per affrontare questo problema e non lasciare indietro nessuno è individuare gli sprechi che ci circondano: nella nostra città, nel quartiere, nella scuola, a casa. Quindi, denunciarli e, se possibile, chiedere che vi si metta fine. Noi non possiamo girarci dall’altra parte, ma dobbiamo agire partendo dalla nostra realtà.

Che cosa possono fare gli insegnanti, gli studenti, gli atleti?

Ecco qualche suggerimento (questa traccia non è vincolante)

– Il 22 marzo dedicate una parte delle lezioni e degli allenamenti ai temi dello spreco e del risparmio idrico. Fornire informazioni, consigli pratici e suggerimenti, approfondire il legame esistente tra acqua e cambiamenti climatici, il concetto di impronta idrica, o effettuare un percorso didattico che conduca bambini e ragazzi a riflettere sull’importanza della risorsa acqua come bene comune.

– Coinvolgete i ragazzi e le loro famiglie. Prima del 22 marzo è sufficiente scegliere uno dei comportamenti virtuosi contenuti nelle buone regole (per esempio: cronometrare l’uso dell’acqua; fare la doccia e non il bagno; preparare una cena con un menù vegetariano) e invitare studenti e famiglie a rispettare quella regola per la Giornata mondiale, con l’auspicio che diventi un’abitudine per i giorni a venire.

– Andate a caccia degli sprechi di acqua a scuola, in palestra, a casa, nei giardini pubblici e privati, in campagna. E dopo averli documentati (con foto o video) sensibilizzate i responsabili.

– Attuate una regola del risparmio idrico. Per esempio, chiudete il rubinetto quando vi lavate le mani; fate delle docce brevi. Quindi, elaborate un volantino contenente la regola e affiggerlo nei bagni e negli spogliatoi.

– Preparate una serie di impegni da sottoporre al dirigente scolastico o al responsabile dell’ente sportivo. Aggiustare il rubinetto o lo sciacquone del bagno che causano spreco idrico, in mensa usare le brocche con l’acqua di rubinetto, installare i riduttori di flusso alle docce: sono alcune delle richieste che si possono presentare ai responsabili per ridurre l’impronta idrica.

– Inviate un elenco di richieste agli amministratori locali. Le proposte, riferite al quartiere o alla città e sottoscritte da un gruppo di ragazzi, da una classe o da una squadra, possono essere recapitate al sindaco, a un assessore comunale, a un’autorità locale.

– Coinvolgete una televisione, un giornale locale, un personaggio pubblico. L’obiettivo è avere un alleato che diventi testimonial del risparmio idrico. Come? Durante la Giornata mondiale dell’acqua il quotidiano locale può dedicare un articolo al tema, fare un servizio sulla denuncia di spreco fatta dagli studenti, la Tv una trasmissione, il personaggio potrebbe pubblicare messaggi su Facebook e su Instagram.